Corso di Alta Formazione in Facilitatore Professionista

IL

 

GRUPPO SUPPORTO GESTIONE CRISI

In collaborazione con

RISORSE & TALENTI

 

ORGANIZZA IL PRIMO

CORSO DI ALTA FORMAZIONE 

in

FACILITATORE PROFESSIONISTA

 

Anno Accademico 2021 / 2022

 

Scadenza Bando 15 /04 / 2021

 

  1. Istituzione

L’Associazione “Gruppo Supporto Gestione Crisi” (iscritta al Registro Regionale delle Associazioni di Promozione Sociale al n. 0064498 nonché partner  del Dipartimento di Giurisprudenza e del Dipartimento di Scienze Sociali per gli studenti tirocinanti), con la collaborazione Risorse & Talenti, attiva il Corso di Alta Formazione in “FACILITATORE.

 

  1. Finalità e prospettive occupazionali

 

Un facilitatore è qualcuno che si impegna nell'attività di facilitazione. Aiuta un gruppo di persone a comprendere i loro obiettivi comuni e li aiuta a pianificare come raggiungerli; facendo così, il facilitatore rimane "neutro", il che significa che non svolge una particolare posizione nella discussione. Alcuni strumenti di facilitazione cercheranno di aiutare il gruppo a raggiungere un consenso su eventuali disagi che preesistono o emergono nella riunione in modo che abbia una solida base per l'azione futura.

 

 

 

 

Vi sono diverse definizioni per facilitatore:

  • "Un individuo che consente ai gruppi e alle organizzazioni di lavorare in modo più efficace, di collaborare e di ottenere sinergie. È una 'parte neutrale dei contenuti' che, senza prendere parte o esprimere o sostenere un punto di vista durante la riunione, può sostenere per il giusto, e procedure aperte e comprensive per realizzare il lavoro del gruppo “ (Doyle)
  • "Colui che contribuisce alla struttura e al processo delle interazioni in modo che i gruppi siano in grado di funzionare in modo efficace e di prendere decisioni di alto livello. Un aiutante il cui obiettivo è quello di sostenere gli altri in quanto perseguono i loro obiettivi". (Bens)
  • "Il lavoro del facilitatore è quello di aiutare tutti a fare il loro pensiero e la loro pratica migliore. Per fare questo, il facilitatore incoraggia la piena partecipazione, promuove la comprensione reciproca e coltiva la responsabilità condivisa. Per supportare ognuno per avere il loro miglior pensiero, un facilitatore consente ai membri del gruppo di cercare soluzioni inclusive e di costruire contratti sostenibili "  (Kaner)
  • "Un Facilitatore è un leader neutrale che forma un gruppo di persone in un team di collaborazione, che supporta il consenso e utilizza una serie di processi per consentire al gruppo di svolgere il proprio compito. Il Facilitatore è responsabile del contesto." - Rush[5]
  • "Un leader di riunioni o workshop che crea un ambiente in cui ogni partecipante ha l'opportunità di collaborare, innovare ed eccellere." (Metz)
  • Un leader neutro che rende più facile un processo, ad esempio un leader di sessione. Il termine Facilitatore è derivato parzialmente dal Vecchio Faculte francese tramite facoltà latine o forma parallela di facilità. Entrambi sono stati derivati dal latino facilis o facile, un aggettivo formato dal verbo facere, o da fare. Conserva una connotazione di facilità mentre la derivazione significa più vicina alla capacità o al potere - unisce le dimensioni di entrambi abilitazione e potenza che si allineano bene con Tuckman e simili modelli di comportamento di gruppo.

 

3. Competenze del Facilitatore

Sono riassumibili in 4 macro categorie, ognuna composta da strumenti e metodi specifici:

 

Coordinare; il facilitatore è un catalizzatore

Coinvolgere; il facilitatore è un mediatore

Aiutare; il facilitatore è un agente di aiuto

Attivare; il facilitatore è un motivatore

 

 

COORDINARE: AREA dell’ORGANIZZAZIONE

  • Coordinare l’azione e Organizzare il contesto

Il Facilitatore è in grado di costruire un contesto, composto da un duplice orientamento che valorizzi le azioni (il compito) e le relazioni (le persone); curando nello specifico i momenti produttivi chiave, tra cui riunione, aula, tavolo, colloquio.

 

Coordinare (nei problemi)

– Alimentare il nesso produzione-partecipazione

– Strutturare contenuti, modi e tempi

– Ordinare e dare ritmo al lavoro

– Creare climi più caldi e meno severi

– Spingere al lavoro di gruppo

– Basarsi sui fatti e il contesto e farli andare di pari passo

– Alternare guida direttiva e partecipativa

– Definire tempi, compiti, decisioni, piani di lavoro

 

 

 

COINVOLGERE: AREA della COMUNICAZIONE

  • Coinvolgere, includere e negoziare parole e fatti

Attraverso i metodi della facilitazione il Facilitatore crea una forte interazione inclusiva, frutto di un efficace “pendolarismo comunicativo”, che nel processo di scambio interpersonale e intergruppo aggiunge alla prospettiva personale la prospettiva dell’altro, per un sistema circolare fondato sul feedback negoziale, un’interazione efficace è già indirizzata alla negoziazione.

 

Coinvolgere (nei conflitti)

– Parlare in modo circolare, con più cambi di turno

– Attivare il ponte sé-altro

– Ascoltare bene e in condizioni anche difficili

– Sollecitare punti di vista diversi, feedback

– Mettere più corpo negli scambi, con il metodo corpo esperto

– Gestire i conflitti in modo costruttivo

– Favorire buoni accordi, negoziazioni e mediazioni

– Stimolare la parola ecologica, genuina e concreta

 

 

AIUTARE: AREA dell’EMOZIONE

  • Aiutare nella negatività e curare sé, l’altro, il gruppo

Il Facilitatore interiorizza il concetto di negatività come risorsa e il vantaggio distintivo dell’accettare momenti di indeterminatezza e di disagio, cogliendone le potenzialità e sviluppando l’abilità di esplorazione, è capace di trasformare le spinte distruttive e di resistenza in possibili passi di coinvolgimento e azione.

 

Aiutare (nel malessere)

– Mettere in conto le negatività (bio-psico-sociali)

– Riconoscere la centralità delle emozioni

– Accogliere, contenere e trasformare le negatività

– Agire la capacità negativa

– Fronteggiare negatività media e alta

– Far nascere qualcosa di utile dal negativo

– Praticare i diversi metodi anti-negatività

– Curare il proprio negativo 

 

ATTIVARE:  AREA dell’APPRENDIMENTO

  • Attivare le azioni e motivare alla conoscenza e ai risultati

Una delle capacità essenziali del Facilitatore è quella di attivazione e positività, sviluppando voglia di conoscenza e apprendimento in forma progressiva e costante. Il facilitatore si basa sull’esperienza e sui fatti, prediligendo il coinvolgimento compartecipe e la concretezza; dando così la precedenza a forme di mobilizzazione dinamica “dal basso” che apre la strada a nuove capacità e saperi.

Attivare (negli errori)

– Aumentare gli apprendimenti di gruppo

– Creare ponti tra saperi teorici e azioni pratiche

– Fissare programmi fattibili

– Concretizzare i piani di azione

– Rafforzare l’impegno, i valori e le valutazioni

– Facilitare i processi collettivi e i gruppi di pratiche

– Stimolare la creatività

– Verificare l’avanzamento dei lavori

 

4. A cosa serve il facilitatore:

■ Aumento delle risorse in gioco

Per Facilitazione esperta intendiamo quell’insieme di competenze e abilità operative, di cui gli attori sociali si possono dotare negli scambi interpersonali e organizzativi, in forma sistematica e con atteggiamento vigile e consapevole, con l’obiettivo di curare le criticità e aumentare le risorse in gioco.

■ Oltre l’interesse individuale

Facilitare vuol dire passare dal proprio interesse personale ad un interesse più ampio e complesso. Un orientamento collettivo inevitabilmente comporta l’attraversamento di differenze, resistenze, barriere, opposizioni e negatività, per raggiungere benessere e miglioramento a lungo termine.

■ Unire piani, funzioni e persone

Facilitare vuol dire saper unire, ben sapendo delle tante forze che dividono. Unire forze interne alla persona (bio), forze peculiari delle interazioni (psico) e forze tipiche degli ambienti e delle culture (socio). Coordinando queste forze, la facilitazione, determina un’ottimizzazione duratura ed efficace dei gruppi e degli ambienti in cui viene applicata, portando necessariamente anche benefici anche a livello personale.

 

5. Cosa si può facilitare

Sono tanti i luoghi e i momenti in cui è necessario possedere capacità facilitatrici, come membro interno al gruppo, come leader o eventuale consulente esperto.

(A) – Assemblea deliberativa – Aula

(C) – Circoli di qualità – Coaching – Consulenza organizzativa – Controversie sociali – Convegni partecipativi – Convention – Counseling

(F) – Focus group – Formazione – Forum di cittadini

(G) – Gestione team – Gruppi di auto aiuto – Gruppi di scienza, interdisciplinari

(L) – Lavori di gruppo

(M) – Mediazione (avvocati, mediatori)

(N) – Negoziazioni – Negoziazioni nei gruppi multiparti

(R) – Reti sociali – Riunioni di condominio – Riunioni organizzative – Riunioni tra controparti

(T) – Tavoli multiattore

(W) – Workshop

 

Chi facilita e dove lo fa?

Le organizzazioni profit, pubbliche e no profit: alle prese col cambiamento costante, la facilitazione è la chiave di volta per una serie di processi. Le skills della facilitazione possono essere impiegate in molti ambiti quali: gestione risorse umane, intelligenza collettiva, qualità, knowledge, learn, sicurezza e diversity.

L’adulto, il cittadino, membro della comunità moderna, frenetica e tendente all’indifferenza e alle negatività. Attraverso i metodi della facilitazione si può attivare e attivarsi per una collettività più funzionale.

Il professionista, avvocato, medico, consulente o infermiere e abbia alla scrivania un cliente, un paziente o un gruppo di colleghi che coordina, può trarre molto vantaggio dall’applicazione delle tecniche facilitatrici, migliorando così il servizio e il proprio ambiente di lavoro.

I capi, di gruppo, funzioni, servizi e dipartimenti, sia di aziende che di scuole, non hanno più motivo di aspettare, la campana della facilitazione suona già da tempo, almeno dal 2005, anno di pubblicazione del primo libro di questa materia. Attraverso i metodi della facilitazione ogni leader potrà acquisire i metodi per gestire e vivere in modo sano e produttivo la propria vita lavorativa, aumentando il   benessere comune e la soddisfazione personale, non solo per se stesso, ma per tutto il team.

Le associazioni e i comitati, le realtà di base che intendono fare proposte e avanzare battaglie culturali sui loro argomenti e capiscono che se non utilizzano capacità tecniche di coinvolgimento non potranno avere i riscontri che cercano nell’ambiente circostante e con le istituzioni con cui comunicano.

 

6. Durata e struttura del corso

 Corso è a numero chiuso, minimo 10 max 30 partecipanti, a frequenza obbligatoria. Il Corso ha una durata di 4 mesi, le lezioni sono suddivise in lezioni frontali, a calendario prestabilito, di Giurisprudenza, Psicologia, Mediazione, Sociologia, Antropologia nonché una parte esperienziale.

Per portare a termine il percorso di studi i corsisti dovranno redigere una tesina da discutere in sede d’esame, sostenere una prova scritta a risposta multipla,. Durante il corso sono altresì previste n.3 prove valutative intermedie a risposta multipla o a quiz.

Saranno ammessi all’esame finale solo i corsisti che avranno frequentato almeno l’80% delle lezioni. Eventi diversi saranno trattati caso per caso dal Direttore Didattico senza possibilità di appello.

Viene assicurata la presenza costante di un tutor che affianca i corsisti durante il percorso formativo. Il Corso ha inizio il giorno  17/04 /2021 ore 09.00 presso la sala conferenze “Tramonto su Assisi”; strada Centrale Umbra 25/A  06135 Collestrada (Pg)

 

7. Docenti del corso:

Dott.ssa Margarita Solead Assettati: Dott.ssa Margarita Soledad Assettati: Psicologa; Psicoterapeuta; Esperta in Problematiche Minorili; Coordinatrice Genitoriale; Giudice onorario presso il Tribunale dei Minori di Pertugia; Docente per i corsi di Alta Formazione in mediazione Penale/Penale Minorile, Mediazione Familiare, Coordinatore Genitoriale C/o Dipartimento di Giurisprudenza Unipg.

 

Dott.ssa Fabiana Codiglioni: Presidente Associazione Risorse & Talenti; Formastrice nei settori: Coaching;  Gestione delle risorse umane; Tecniche di comunicazione e dinamiche di gruppo; Mediazione e facilitazione; Processi decisionali; Empowerment; Metodi di orientamento vocazionale e processi di selezione del personale; Formazione OSS. 

 

Dott.ssa Puckie Bucciarelli: Direttore del Tirocinio del Corso di Alta Formazione in Mediazione Familiare; Assistente Sociale esperta in trattamento delle disabilità psichiche; specializzata in affiancamento e sostegno scolastico per adolescenti problematici; specialista in attività socio-riabilitative per comunità terapeutiche/psichiatriche; operatrice dell’unità per la riduzione del danno delle tossicodipendenze; Membro del Consiglio Direttivo del GSGC; Mediatore Familiare A.I.Me.F.

Dott.ssa Lucrezia Russo: Specializzata in processi riequilibrativi e scarico dello stress; Presidente dell’Associazione I-CHAKRA benessere naturale; Operatrice specializzata in trattamenti di Riflessologia Plantare Integrata e Cranio-Sacrale, Ipnosi non verbale.

 

Dott.ssa M. Vallesi: Direttore Didattico del Corso di Alta Formazione in Mediazione Penale/Penale Minorile: Giurista Criminologa; Docente presso l’Accademia Italiana delle Scienze Criminologiche ed Investigative di Roma; Mediatrice Penale/Penale Minorile.

 

Dott. Guglielmo Pacchiarotti: Direttore Didattico del Corso di Alta Formazione in Mediazione Familiare; Direttore Didattico corsi di Alta Formazione in Coordinatore Genitoriale; Direttore Didattico corsi di Alta Formazione in Facilitatore Professionista; Supervisore Corsi di Alta Formazione Mediazione Penale/Penale Minorile; Presidente del GSGC; Consigliere Regionale A.I.Me.F. Umbria; Sociologo Comportamentale, esperto in processi comunicativi interpersonali, comunicazione non verbale, linguaggio del corpo e gestualità; Mediatore Familiare; Mediatore Civile.

 

Caterina Fiocchetti: 

Attrice e Performer presso il C.U.T. di Perugia e continua la formazione seguendo il lavoro degli attori dell'Odin Teatret di Eugenio Barba. Studia Biomeccanica al CISBiT con il M° Gennadi N. Bogdanov.
Partecipa a tournée nazionali con gli spettacoli “La pazza della porta accanto”, regia Alessandro Gassmann, “L’importanza di essere Earnest”, regia Antonio Latella, “A scatola chiusa”, regia Danilo Nigrelli, “Il maestro e Margherita”, regia Andrea Baracco, “Todo que lo sta a mi lado” dell’argentino Fernando Rubio. Parallelamente, porta avanti diversi progetti personali come regista e autrice: “Madonna”, “Io, lei, l’altra”, “Nella città delle donne”, “L’esodo”. Recita negli allestimenti di Leonardo Petrillo prodotti da Teatro di Roma e Teatro dell’Opera di Roma. Collabora con le compagnie indipendenti Occhisulmondo, Donati&Olesen, Teatro di Sacco, Teatro Le Maschere e in progetti sostenuti da Fontemaggiore. Nel 2009 è co-fondatrice del collettivo Art N/veau dove dirige l’Officina teatrale in qualità di formatrice. Collabora con diverse istituzioni nella realizzazione di attività per bambini e adulti: tra le altre, Scuola del Piccolo Teatro degli Instabili di Assisi, Progetto Pubblico – Cassa di Risparmio di Perugia – Associazione Argo e Teatro Stabile dell’Umbria. Studia doppiaggio con Marco Mete, Luca Dal Fabbro, Fabrizia Castagnoli. 

Gabriele Pacchiarotti: Attore e Doppiatore

 

Avv. Raffaella Pagliochini: Vice-Presidente GSGC, avvocato professionista dal 2004, specializzata in Diritto di Famiglia, Docente Universitario per i corsi di Alta Formazione in Mediazione Familiare ed in Mediazione Penale e Penale Minorile presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Perugia; Esperta in Arbitrato internazionale e societario; Mediatore familiare, Mediatore Globale. 

8. Requisiti di ammissione al corso

Possono accedere al Corso di formazione i possessori di diploma di scuola superiore, ed i laureati di qualsiasi indirizzo.

 

9. Domanda e modalità di ammissione

Il numero minimo di iscritti per l’attivazione del Corso è fissato in n.10 e il numero massimo in 

n.30. L’accesso al corso è subordinato ad una valutazione dei titoli presentati, atta a formare una graduatoria, in base ad un punteggio espresso in trentesimi. La commissione valutatrice sarà formata da tre componenti del Comitato Didattico del GSGC e sarà presieduta dal Direttore del Corso.

 

Coloro i quali risulteranno a pari merito idonei alla partecipazione saranno ammessi secondo l’ordine cronologico del ricevimento della domanda di ammissione.

 

Alla domanda di ammissione va allegata la seguente documentazione:

  1.     1. Autocertificazione del titolo di studio posseduto;
  2.     2. Eventuali titoli ritenuti per la valutazione della domanda di ammissione (autocertificazione).
  3.     3. Fotocopia fronte/retro di un documento di riconoscimento valido debitamente firmata;
  4.     4. Fotografia formato tessera recente.

 

La domanda di ammissione alla selezione, redatta su apposito modulo e corredata dalla documentazione richiesta, deve essere fatta pervenire entro il 15/04/2021 , presso il seguente indirizzo: grupposgc@yahoo.it

 

Il modulo della domanda è disponibile a richiesta all’indirizzo mail grupposgc@yahoo.it 

 

Entro il    16/04/2021 i vincitori del bando verranno avvertiti tramite l’indirizzo di posta elettronica fornito dai candidati o con sms o via wazzup.

 

 

9.1 Tutti i candidati sono ammessi con riserva; il GSGC provvederà successivamente ad escludere i candidati che non siano risultati in possesso dei titoli di ammissione previsti dal presente bando.

 

9.2  Nel caso in cui, dalla documentazione presentata dal concorrente, risultino dichiarazioni false o mendaci, rilevanti ai fini dell’iscrizione, ferme restando le sanzioni penali di cui all’art. 76 del DPR n.445 del 28/12/2000, lo stesso candidato, decadrà automaticamente d’ufficio dal diritto all’iscrizione, non verranno rimborsate le quote pagate dall’interessato, la dichiarazione mendace di cui sopra comporterà infine l’esposizione all’azione di risarcimento danni da parte di contro interessati.

 

10. Contribuzione

L’ammontare complessivo dei contributi di iscrizione è di euro 500.00. divise in due rate: la prima di euro 300.00 all’atto dell’iscrizione e la seconda di euro 200.00 entro l’ultima giornata di lezione prima dell’esame finale.

 

Il versamento della quota contributiva per l’attivazione del corso dovrà essere effettuato tramite bonifico bancario indicando come causale:  I° corso di Alta Formazione in Facilitatore Professionista  indicando nome e cognome del corsista :  intestato a  GSGC.

IBAN:  IT 02 R 05216 03001 000 000 011 287    C/O CREVAL FILIALE DI PERUGIA

 

I contributi saranno restituiti per l’intero solo in caso di:

  1.   Non attivazione del corso.

 

11. Informazioni e contatti

Per qualsiasi informazione è possibile rivolgersi telefonicamente a:

Dott. GuglielmoPacchiarotti 393 411 3210 (Direttore Didattico);

oppure alle mail: grupposgc@yahoo.it ; guglielmopacchiarotti@yahoo.it 

 

12. Trattamento dei dati personali

I dati personali trasmessi da candidati saranno trattati nel rispetto dei principi e delle disposizioni sulla protezione dei dati personali e sulla tutela della riservatezza stabiliti dal decreto Legislativo 30.06.2003 n.196

 

 

                                                                    Il Direttore Didattico

 

                                                              Dott. Guglielmo Pacchiarotti

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